La Festa de Lou Dalfin è diventata Uvernada e il successo è andato oltre ogni previsione già a partire dal venerdì sera con l'auditorium esaurito e il numeroso pubblico a ballare nel Palazzo Bertello. Moltissima gente anche il sabato pomeriggio per la mostra mercato di liuteria e artigianato e gli incontri coordinati da Fredo Valla per non parlare del sabato sera. La giornata di domenica ha visto un pranzo occitano gremitissimo preceduto dalle premiazioni dei bambini delle scuole primarie di Borgo San Dalmazzo e Vignolo. Non potevamo chiedere di meglio.

Vogliamo ringraziare innanzitutto chi ha lavorato con noi. Senza di loro, ne siamo convinti, la Festa non sarebbe mai potuta riuscire così bene. Incominciamo con Loris, Bruno, Marco, Silvia e tutto il gruppo di Persone come Noi, fondamentale come sempre. Isa, Laila e Nico, stakanovisti fino al limite. Mario, un jolly prezioso. Maria Grazia, Ciaco e Olga che hanno sfidato il freddo di novembre restando in cassa per tutta la sera. Patric, Francis, Clément e tutta la squadra dell'Estivada che non si è tirata indietro davanti alle impreviste fatiche fisiche da affrontare. Renaud e i ragazzi dell'Università di Tolosa che si sono improvvisati camerieri per un giorno posticipando il loro ritorno nell'Occitania Granda. Elisa e Vittoria, ormai professioniste della cassa bar. Betti che si è districata tra lo stage di danza e l'Amicobicchiere. Luca, Andrea, Monica, Leoreta, Rebecca, Clotilde e Marco maestri di gestione sala e affini. Enrica per l'organizzazione della mostra dei disegni dei bambini.

Grazie all'amministrazione comunale di Borgo San Dalmazzo che ha lavorato attivamente affinché tutto si svolgesse nel migliore dei modi. All'assessore alle politiche giovanili, ambiente e montagna Chiara Gribaudo che ci ha supportati nei lunghi mesi di organizzazione e ha lavorato con noi nella tre giorni di Festa non tirandosi mai indietro, nemmeno di fronte alle necessità più pratiche. Al Sindaco Paolo Beretta, sempre presente e disponibile anche ad aiutarci nei lavori prettamente manuali. A Guilhem Latrubesse e Gustave Alirol, consiglieri regionali del Midi-Pyrénées e Auvergne, che per la prima volta sono venuti nelle Valli Occitane d'Italia. A Peire Costa che è tornato a darci il suo supporto istituzionale. Agli operai tutti e a Sandro, responsabile degli elettricisti del Comune di Borgo San Dalmazzo che ha saputo ricoprire mansioni non sue.

Grazie ai nostri media partners: Rai Isoradio che ci ha permesso di avere una visibilità nazionale grazie alle dirette, costanti e approfondite, curate da Aldo, Antonio e Andrea. A Radio Beckwith tutta, Susanna, Marco, Luca e Denis in particolare, che hanno seguito e documentato con solerzia l'Uvernada. Sul loro sito potete trovare tutte le interviste effettuate in quei giorni e gli ampi servizi fotografici.

Ad Alberto Gedda e la redazione del TG3 regionale per i servizi già trasmessi e per quelli futuri, a Vanna Pescatori, Amedea Franco, Monica Coviello e la redazione de La Stampa per il grande risalto dato alla manifestazione. A tutti gli altri giornali che hanno pubblicato le nostre comunicazioni.

Grazie a chi ha fatto parte del programma della Festa: LiliumLyra, Escabot, Raskas, Dario & Manuel Big Band, Cap Levat, Sèm de Caors, La Chardouso, Bataclan per i concerti. Diego Anghilante, Cecco Dematteis, Ermanno Bressy, Marco Stolfo e Fredo Valla per gli incontri. Daniela Mandrile per lo stage di danza.

Grazie a Talu, Giraud, Michelino, Tato e Damiano della Big Talu Music Service, soprannominati la nazionale dei fonici. A Donatella, Rosella e Espaci Occitan per le traduzioni in occitano e le cartine delle Valli date come premio ai bambini delle scuole primarie. A tutti i liutai e gli espositori. All'Associazione Amici di Borgo Nuovo per l'ottima polenta e a Tony per la sua buona cucina. 

E grazie naturalmente a tutta la gente che ha invaso pacificamente Borgo San Dalmazzo per tre giorni venendo anche da molto lontano. Agli amici trentini e a quelli svizzeri, ai salentini e ai ragazzi di Roma, agli amici della Liguria e della Lombardia, al gruppo della Chourmo de La Ciotat e all'Ostau dau Pais Marselhes, a tutti gli amici di Nizza e dintorni.

Speriamo di non avere dimenticato nessuno!

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