L'Associazione Culturale Lou Dalfin nasce nel 2000 a Caraglio per iniziativa di Sergio Berardo. Perché una scelta di questo genere? Essenzialmente per riuscire a lavorare per la cultura occitana anche al di fuori dell’attività del gruppo. Da subito aderiscono all'iniziativa numerose persone che da sempre si impegnano per la promozione occitana.
Ecco che possono partire alcuni progetti, tuttora in pieno cammino:
- La creazione della Rete della musica occitana che propone corsi di strumenti tradizionali nelle valli di lingua d’òc. Quale promotrice in questi anni di un’attività didattica che ha formato la stragrande maggioranza dei suonatori militanti nelle formazioni d’òc e gran parte degli insegnanti che operano sul nostro territorio, l’Associazione Lou Dalfin, in considerazione della conformazione geografica delle valli occitane, ha ritenuto importante la realizzazione di una rete volta a collegare le differenti esperienze didattiche presenti nelle diverse vallate e zone limitrofe. Con la collaborazione di Espaci Occitan e altre importanti realtà del territorio, l’Associazione Culturale Lou Dalfin propone pertanto i differenti corsi che iniziano nel mese di ottobre per concludersi con i concerti finali di inizio giugno.
Gli insegnanti che partecipano alla rete sono: Sergio Berardo e Manuel Ghibaudo (ghironda, cornamuse e flauti d’òc, organetto) per le valli Grana, Maira e Verzuolo; Simonetta Baudino (organetto e ghironda) per le valli Stura, Monregalesi e Manta; Chiara Cesano (violino e organetto) per la valle Varaita e Cuneo; Dino Tron (organetto, fisarmonica cromatica, cornamuse d’òc e musette) per le valli Pellice, Chisone e Pinerolese. L’attività dei corsi prevede inoltre iniziative d’incontro con laboratori e momenti di musica d’assieme. Rientrano nella proposta di corsi anche alcuni strumenti non considerati “tradizionali” che si sono ben inseriti nel nuovo sòn occitan apportando il loro contributo: batteria e tamburo rullante con Riccardo Serra per Cuneo e Valle Maira; basso con Carlo Revello per Cuneo; chitarra e plettri con Mario Poletti per Torino.
Fondamentale per il corretto funzionamento di alcuni strumenti è la periodica manutenzione dei medesimi effettuata dai liutai che li hanno costruiti. Sono pertanto organizzati i laboratori periodici con i maestri artigiani: Jean Claude e Claude Boudet (ghironde); Bruno Salençon (bodega, oboi del lengadoc, chabreta); Pierre Rouch (oboi pirenaici, bodega); Robert Matta (boha, bohassa, bodega, chabreta, oboi); Bernard Blanc (cabreta, chabreta, musettes). In tutte le valli e altri territori si organizzano corsi di danza con Daniela Mandrile.
- L'organizzazione dell’annuale Festa de Lou Dalfin a partire dal 2001 diventata Uvernada. La manifestazione è testimone di una cultura vivissima, entusiasta, capace di attirare ogni anno migliaia di persone da tutta Italia, dalla Francia e dalla Spagna. Numerosissimi gli artisti di fama internazionale che hanno calcato in questi vent’anni il palco della Festa: da Massimo Bubola ai Massilia Sound System, da Vincenzo Zitello ai Nux Vomica, da La Talvera a Massimo Giuntini, da L’Art à Tatouille, La Coixinera a Tapia eta Leturia.
- La direzione artistica del festival Occit'amo, ideato nel 2015 per volontà del Comune di Saluzzo in collaborazione con altri 68 Comuni delle Valli Occitane e della pianura circostante.
- L’organizzazione di Prima d’Oc, incontro di suonatori tradizionali che si svolgeva prima a Dronero ed ora a Demonte. Questo appuntamento rappresenta, in un certo modo, la festa di primavera della musica e della cultura occitana; all'interno di esso si svolge anche uno stage di strumenti musicali occitani.
- L’organizzazione di Anteprima a Verzuolo, due giorni con la musica d’òc nei suoi diversi aspetti: gli strumenti, con una lezione-concerto tenuta dagli insegnanti dei corsi, un vero e proprio viaggio nei suoni d’òc, dai flauti alle cornamuse, passando per ghironde e violini. La danza, con un ballo al sabato sera e un corso sui balli della Val Varaita. Il canto, con concerti di gruppi corali.
- La direzione artistica della Fiera di San Marcelin (Macra – Cn), giunta ormai alla sua 166esima edizione. Tradizionale appuntamento primaverile che apre la kermesse di sagre, fiere e feste della Valle Maira. Macra è uno dei paesi più piccoli della Valle che però mantiene viva la sua cultura e le proprie tradizioni. Uno dei momenti importanti è rappresentato dalla sua antica e storica Fiera effettuata in concomitanza con la festa del Santo Patrono Marcellino. La Fiera rappresenta uno degli eventi salienti della vita sociale, ed un tempo economica, della Valle. Consolidata negli anni, non solo rappresenta un appuntamento fisso per l’esposizione e la vendita dei prodotti gastronomici, agricoli e artigianali della Valle, ma anche un grande momento di incontro e aggregazione per il ritorno dei suoi abitanti emigrati in cerca di lavoro e fortuna. Da molti anni Macra ricorda questi suoi “figli” che sono emigrati con la Fiera di San Marcellino conosciuta proprio come la Fiera degli Acciugai. Era infatti quello degli Acciugai il mestiere stagionale itinerante che permetteva ai macresi di un tempo di integrare il misero reddito che si poteva strappare in questo esiguo lembo di Valle. Ed è proprio attorno alle acciughe che gravita il menù proposto dalla Proloco Rupicapra che cura il servizio gastronomico della Fiera. La Fiera di San Marcellino è una Festa semplice e popolare in un paese piccolissimo, ma che proprio per questo può dare un suggestivo quadro della semplicità e della cordialità della gente occitana.
- La fondazione e produzione artistica di una collana musicale chiamata Viva Qui Sona e dedicata alla riscoperta di alcune tra le più belle musiche tradizionali; la prima uscita è stata il disco de L'Escabot, il coro del maestro Fabrizio Simondi, Fasem Festa. La seconda uscita è costituita da un disco dedicato interamente ai numerosi strumenti tradizionali dell'Occitania intera: Muzica Muzicantes; in allegato vi è un libretto a colori con le illustrazioni ed i commenti relativi ad ogni strumento. Quest'opera è stata realizzata in collaborazione con l'Ecomuseo della Pastorizia della Valle Stura e con la Regione Piemonte. La terza uscita ha riguardato il duo della Val Vermenagna Dario e Manuel con il cd Festin et la Val Vermenagna: quest’opera mira a dare un quadro generale della musica di una Valle considerata da tutti molto viva sotto questo aspetto. L’ultima uscita vede protagonista una giovane formazione delle Valli: La Ramà. Il progetto discografico L’Encharma è molto stimolante in quanto, a differenza dei dischi tradizionali, propone all’ascoltatore una fiaba musicata. Ogni brano corrisponde ad un capitolo della favola.
- L’allestimento e la promozione della mostra Lou Dalfin, XXV ans d’images e d’istoriàs. L’opera, divisa in quattro sezioni, è stata realizzata in collaborazione con il Museo Nazionale della Montagna con il contributo della Regione Piemonte ed è stata esposta dal 10 giugno 2007 al 30 settembre 2007 presso il Forte di Exilles (To), dal 10 novembre 2007 al 10 gennaio 2008 a Borgo San Dalmazzo (Cn) presso l’Area Bertello.